Perché l’italiano medio si schianta a 300 Km/h

 

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Negli anni mi sono reso conto che una buona parte di imprenditoria italiana è pressoché insalvabile, a causa della mentalità (sempre tutta italiana) radicata nelle teste al comando. Questa particolare forma mentale è espressa, in modo cristallino, in una moltitudine di episodi che ho avuto il (dis)piacere di vivere in prima persona. Uno tra i tanti è quello che segue.

Mi trovo ad un incontro con un imprenditore per una valutazione della situazione informatica aziendale. Mi rendo subito conto che i sistemi e le procedure di backup dei dati sono, in pratica, inesistenti. Esiste qualcosa che copia qualcosa su qualcosa di attaccato al server. Tutto qua.
Parliamo di un’azienda che fattura, all’anno, circa 15.000.000 di euro.  L’imprenditore mi fa quindi notare che un fermo, anche di una sola giornata, potrebbe impattare economicamente in modo significativo, causando mancati incassi per decine di migliaia di euro. Dopo una attenta analisi formulo una proposta risolutiva, che consentirebbe di tutelarsi riducendo il fermo, dovuto ad un eventuale guasto, a pochi minuti. Il costo per implementare un simile sistema sarebbe di circa 2.000 euro di startup e di altri 2.000 euro all’anno, piò o meno. Risposta dell’imprenditore:

Noooooo, non abbiamo un budget simile da investire per la sicurezza dei dati. C’è la crisi e ogni spesa va valutata in modo molto ponderato. D’altronde fino ad oggi non abbiamo mai avuto problemi.

Beh, amico, se questo ragionamento ti ha fatto campare fino ad oggi credo sia giunto il momento di dedicarti al gioco d’azzardo poiché, come si dice, hai più culo che creanza.

Disaster Recovery

Il paradosso dell’assicurazione auto

C’è un paradosso che fa capire l’origine di questa mentalità.

Negli anni ho visto molte persone, amici e parenti, indebitarsi a lungo per poter acquistare l’auto nuova. Ipotizziamo il classico finanziamento da 199,00 euro al mese per 60 mesi al termine del quale, implacabile, giungerà la maxi-rata. A tutti chiedo sempre: hai fatto la polizza kasko? E la risposta è sempre la stessa:

Mica sono ricco come te, io la kasko non me la posso permettere.

Il bello di parlare con amici e parenti è che posso permettermi di rispondere “Coglione, la kasko non la fa chi è pieno di soldi. La fa chi non si può permettere di cambiare la macchina se la schianta contro un muro. E se fossi ricco come dici, di certo non girerei con l’auto che ho”.
Parlando con te, invece, direi solo “Sciocchino”.

Ovviamente, essendo una sorta di profeta, ho visto casi di amici costretti a girare a piedi, farsi prestare la macchina della mamma o farsi andare a prendere a casa per uscire a cena, proprio per aver demolito la macchina alla quinta rata e non potendosi permettere di comprarne un’altra, almeno fino alla fine del finanziamento. Sessanta mesi di inferno, cinque anni di lunga agonia.

Quando pensi ai tuoi dati immaginali come la tua personale Lamborghini. Te la puoi permettere pagando una rata mensile altissima, fatta di sacrifici, notti insonni e sangue sputato. Sai bene che se la spiaccicassi contro un muro, non te ne potresti mai permettere un’altra, poiché stai già dando il massimo per pagare questa. Ma allora perché non fai una polizza kasko, adottando un sistema di salvataggio e ripristino che ti possa offrire una garanzia assoluta? Sei forse uno sciocchino anche tu?

Da cosa deriva questa forma mentale?

In origine pensavo si trattasse di una forma di ignoranza, ma poi ho visto che concetti come quello dell’assicurazione auto vengono replicati in molti ambiti, anche da chi ignorante assolutamente non è. Ho capito allora che si tratta di essere refrattari alla prevenzione.

  • Le proteine animali aumentano il rischio di cardiopatie? Me ne sbatto e mangio da McDonald’s 3 volte alla settimana;
  • Il fumo provoca il cancro? 2 pacchetti di Marlboro al giorno e chi s’è visto s’è visto;
  • Posso permettermi 150 euro al mese per la rata auto? Faccio un finanziamento da 200 e non faccio la kasko;
  • Non posso perdere i dati, altrimenti rischio di chiudere l’azienda? Non faccio i salvataggi;
  • La gente non è interessata alla prevenzione? Mi specializzo sui sistemi di salvataggio e ripristino dei dati A bocca aperta.

Purtroppo la convinzione degli italiani è che le cose brutte capitino solo agli altri, almeno fino a che non ci sbattono il muso. Ma spesso, dopo aver sbattuto, ci si rende conto che ormai è troppo tardi.

Non so se con questo articolo ti ho reso più sensibile al rischio che tu e i tuoi dati correte tutti i giorni oppure se ti ho spinto solo ad integrare la tua polizza auto. In ogni caso prova a farti un favore e a fare queste due cose:

  1. Smetti di fumare;
  2. Iscriviti alla newsletter compilando il modulo in basso, e approfondisci l’argomento sicurezza dei dati.

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Andrea Monguzzi
Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. 🙂
Andrea Monguzzi

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