Puoi sopravvivere tre giorni?

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Parlando con Aziende che ancora non conoscono e non applicano i miei metodi per garantire la sicurezza dei dati, il senso di una frase ricorrente che sento è: “Se restassimo senza il server per due o tre giorni non sarebbe un problema… Noi non facciamo grandi cose con i computer”. Si tratta di un errore madornale, ma spesso faccio molta fatica a farlo comprendere al mio interlocutore.
Ciò deriva dal fatto che, molto spesso, l’utente di un sistema informatico non ha la percezione di come funzioni la propria postazione di lavoro. Perché riesci a ricevere una mail? Perché riesci a stampare un documento? Come avviene il collegamento al tuo remote banking? Chi dice al tuo telefono di squillare quando qualcuno ti cerca?

E’ molto probabile che nella tua azienda ci sia un server, il quale gestisce alcune informazioni critiche. Per esempio potrebbe contenere gli archivi del programma di contabilità. Un guasto ti impedirebbe quindi di utilizzarlo per emettere bolle, fatture, registrare pagamenti, ecc.
Il server probabilmente si occupa anche di assegnare gli indirizzi IP alle postazioni di lavoro. Senza entrare nei tecnicismi, credimi quando ti dico che se si guastasse probabilmente non avresti più accesso alle stampanti di rete o a internet.
Al giorno d’oggi, inoltre, non è raro che il centralino telefonico tradizionale sia stato rimpiazzato da un sistema VoIP. Spesso il software che gestisce i telefoni è installato sul server. George Clooney direbbe: “No Server, No Telefono”.
Queste sono solo le prime cose che mi vengono in mente. Potrei aggiungere altre decine di funzioni come il controllo accessi dei dipendenti, la videosorveglianza, l’operatività di utenti che lavorano da fuori ufficio, ecc.

Come puoi identificare quali siano le tue macchine critiche? Il test dei 3 giorni.

Non posso sapere a priori cosa fanno il tuo server e i tuoi PC. Sono certo, però, che alcuni di essi facciano qualcosa di critico per la tua Azienda. Ti consiglio un semplice esperimento per rendertene conto a tua volta. Spegni il server e lascialo spento 3 giorni. Immagina che sia guasto e che 3 siano i giorni necessari a rimetterlo in funzione. Fai questa a cosa a turno con tutti i PC che hai in azienda e annotati tutti i lavori che non hai potuto svolgere nel periodo o le difficoltà che hai riscontrato per svolgerli in modo alternativo. Se hai potuto rimandare di 3 giorni le attività allora la macchina non è particolarmente critica. Se invece nei tre giorni devi accendere per forza, per svolgere un’attività vitale, allora quella macchina/applicazione è vitale! Se non vuoi eseguire il test su una macchina perché, magari, ti rendi conto che ti costerebbe troppo pagare inutilmente la persona che la utilizza, allora quella macchina/applicazione è vitale!

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Valuta i risultati del test considerando la Legge di Murphy

Ovviamente il test dei tre giorni, applicato la settimana di ferragosto, avrà un impatto produttivo differente se ripetuto in un periodo “caldo”. Se ti occupi di produzione non vorrai eseguire il test durante la lavorazione di una grossa commessa. Se ti occupi di commercio al consumatore non lo vorrai eseguire durante i saldi o a Natale. Se sei un commercialista non ne vorresti nemmeno sentir parlare sotto scadenze delle dichiarazioni.
In questi casi ti consiglio di fermarti un istante e pensare che un guasto potrebbe capitare in qualsiasi momento, e tendenzialmente capiterà sempre nel momento peggiore. Non correre rischi!

Se vuoi approfondire il tema della sicurezza dei tuoi dati e vuoi capire come azzerare i danni dovuti ad un guasto continua a seguire il blog e iscriviti alla newsletter. Se hai eseguito il test dei tre giorni o, senza eseguirlo, ti sei già reso conto di essere in una situazione critica clicca qui per scoprire come ottenere una sicurezza al 100%.

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Andrea Monguzzi
Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. 🙂
Andrea Monguzzi

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