Le 3 convinzioni (errate) che ti faranno perdere dati e soldi

 

imageI tuoi dati corrono un costante rischio perché, molto probabilmente, stai commettendo uno dei fatidici 3 errori di valutazione. Nei miei anni di esperienza ho verificato che in quasi tutte le aziende, gli studi professionali e le attività commerciali ne viene commesso almeno uno, che equivale ad affidarsi completamente e in modo del tutto inconsapevole alla fortuna. Il problema è che una qualsiasi di queste 3 certezze ti pone in una condizione di (falsa) invulnerabilità, per poi sbatterti davanti al plotone d’esecuzione, nudo, nel momento del bisogno.

  1. Sui miei sistemi aziendali non ci sono dati vitali o molto critici. Con i computer non facciamo nulla di che!
  2. Non faccio più il backup perché tanto, sul server nuovo, ci sono due dischi e tutto si duplica in automatico!
  3. Ho comprato un sistema di salvataggio dati e l’ho fatto installare. Sono a posto, qualsiasi cosa accada!

Beh, se almeno una di queste è anche una tua convinzione lasciati dire che stai per schiantarti, a 200 all’ora e senza freni, contro un muro di cemento armato.

1. Sui miei sistemi aziendali non ci sono dati vitali o molto critici. Con i computer non facciamo nulla di che!

Questa è una frase che mi sento ripetere spesso, quando mi trovo ad effettuare un’analisi per capire come siano implementati i sistemi di salvataggio aziendali. Non sono uno psicologo, ma credo che in molti chi mi dice questa cosa lo fa per giustificare il fatto di non aver mai pensato alla sicurezza dei propri dati.
Il mio compito, però, non è quello di giudicati per aver intrapreso una gestione errata, o per aver sottovalutato un problema serio come quello della sicurezza dei dati. Il mio compito è quello di assisterti e darti un supporto concreto, affinché il problema si risolva nel più breve tempo possibile.
Ad ogni modo, credere che su un PC o su un server aziendale non ci siano dati vitali per l’azienda è molto spesso un grave errore di valutazione. Infatti è molto probabile che sulle macchine che stai trascurando ci siano almeno due cose importantissime:

  • Documenti, che anche se non vitali richiederebbero ore di lavoro per essere ricreati, e di conseguenza uno spreco di denaro nella migliore delle ipotesi;
  • Posta elettronica che oggi viene spesso usata (erroneamente) come archivio dati. Perdere la posta spesso equivale a perdere documenti, informazioni tecniche e commerciali, contatti che non sono stati archiviati correttamente, ecc.

Non è poi improbabile che ci siano strumenti di lavoro la cui mancanza potrebbe generare elevati costi e disagi. Pensa ad esempio al sistema di remote banking, ai software fiscali, alle credenziali di accesso ai vari siti internet, ecc.
Con questo non voglio dire che ogni PC dell’ufficio sia vitale, ma è comunque necessaria una attenta valutazione prima di poterlo escludere da una politica di backup e ripristino.

2. Non faccio il backup perché tanto, sul server nuovo, ci sono due dischi e tutto si duplica in automatico!

Beh, in questo caso la colpa è anche di chi il server te lo ha venduto. Non ti ha spiegato le cose come stanno veramente oppure ti ha passato delle informazioni errate. I server (seri) di oggi montano tutti almeno due dischi rigidi sui quali viene installato il sistema operativo e vengono archiviati dati e programmi aziendali. In effetti gli hard disks sono configurati in RAID (Redundant Array of Indipendent Disks), e sono quindi in grado di garantire la continuità operativa anche in caso di guasto di uno o più dischi (in base alla tipologia di RAID configurato). Va però tenuto conto che il guasto di un disco è solo uno dei problemi che potrebbero avere come risultato una perdita di dati, ed è l’unico da cui il RAID ti tutela. Se un utente cancellasse una cartella per errore, se venissi infettato da un virus, se modificassi per sbaglio un documento o un archivio, tutte le modifiche verrebbero scritte simultaneamente su tutti i dischi e quindi non avresti nessuna copia per ripristinare la situazione ad uno stato precedente.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: avere più dischi in RAID non significa avere un backup.

Disaster Recovery

3. Ho comprato un sistema di salvataggio dati e l’ho fatto installare. Sono a posto, qualsiasi cosa accada!

No, è assolutamente sbagliato. Se hai acquistato un sistema di salvataggio dati significa che sei più lungimirante di molti altri imprenditori e professionisti italiani, e la cosa non è da poco. Ma se sei convinto che questo ti abbia messo completamente al sicuro e un giorno ti ritrovassi vittima di una perdita di dati, rischi di prendere una cantonata colossale e di sentirti più scemo di quello dell’ufficio accanto, che non fa un backup da quando ha aperto l’attività.
Installare un sistema di backup e ripristino dati è il primo passo verso la sicurezza, ma il sistema ha bisogno di essere controllato costantemente. Non puoi dimenticartelo e pretendere che lavori per sempre, senza problemi, in attesa che arrivi il suo momento. Dovrai effettuare una rotazione periodica dei supporti di salvataggio, verificare gli esiti quotidianamente, assicurarti che non ci siano problemi che ne impediscono il funzionamento, testare periodicamente il ripristino.
Il test di ripristino va eseguito per tre motivi:

  • Assicurarti che il ripristino sia sempre possibile e non scoprire, in caso di necessità, che qualcosa non va per il verso giusto;
  • Assicurarti che tutto ciò che è vitale sia stato incluso nei piani di backup e sia quindi ripristinabile;
  • Restare “allenato” ed evitare che, in caso di emergenza, scoppi il panico attuando delle procedure mai eseguite prima e rischiando di commettere un errore che ti farebbe cascare dalla padella alla brace.

Che fare quindi?

Se anche tu hai almeno una di queste 3 convinzioni ti trovi nei guai. Quello che puoi fare è rivalutare il tuo piano di sicurezza dei dati, affidandoti ad un sistema efficace e che possa garantirti una sicurezza al 100%. Devi anche valutare un sistema che ti consenta di effettuare verifiche periodiche e test di ripristino in un tempo molto ridotto, poiché implementare una soluzione macchinosa o che richiede due giorni per eseguire un test di ripristino completo, ti sottrarrebbe troppo tempo e troppe risorse.
Non rischiare, e se non sei in grado di effettuare una valutazione completa dei rischi che stai correndo, scrivimi tramite il modulo di contatto.

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Andrea Monguzzi
Sistemista da un ventennio, appassionato di informatica dalla nascita. Aiuto aziende e professionisti a cogliere i benefici e a districarsi dalle insidie dell'era digitale consigliando quale tecnologia adottare in base al tipo di esigenza specifica. Tendenzialmente pigro, caratteristica distintiva del vero nerd, da anni mi adopero affinché le macchine facciano quello che non voglio fare io. Posso quindi aiutarti a fare in modo che sia l'informatica a lavorare per te e non il contrario. 🙂
Andrea Monguzzi

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