La vittima conosceva l’assassino

VittimaQuante volte hai sentito o letto questa affermazione? Puoi trovarla nelle pagine della cronaca nera dei quotidiani, la puoi sentire al TG. E’ usata nella fiction cinematografica o nelle serie TV poliziesche. Rappresenta un classico. Le difese che sia abbassano di fronte a un volto amico, o presunto tale, fino a giungere all’epilogo.

I criminali lo sanno. Sanno che se riusciranno ad assumere sembianze note, magari quelle di un amico, allora sarà molto più semplice portare a compimento il loro piano. Continua a leggere

Perché l’Italia è senza speranza?

Idiot2Prima che esca un putiferio te lo dico: il titolo è provocatorio.

Ma non più di tanto.

Se mi leggi da un po’ saprai che mi occupo di informatica, con una particolare attenzione alla sicurezza dei (tuoi) dati e della (tua) infrastruttura. Non ho quindi la presunzione di sapere come si evolverà la situazione economica nazionale, cosa succederà alle prossime elezioni o se verremo invasi dalla Russia. Non lo so, davvero. Continua a leggere

Quanti soldi perderai grazie ai Bitcoin?

BitcoinVenerdì 17 febbraio, nella trasmissione radiofonica Focus Economia, condotta quotidianamente da Sebastiano Barisoni, si è parlato di Bitcoin, dedicando alla criptovaluta l’intervento quotidiano dei “100 secondi di Radio 24”.

Alessandro Plateroti, vicedirettore “Il Sole 24 Ore”, in poco meno di due minuti, ha descritto il trend di crescita della valuta, passata da 0,40 dollari a 1.040,00 dollari per unità nel giro di pochi anni. Continua a leggere

Perché gli imprenditori non dovrebbero dormire la notte

 

www.cryptostop.itOggi (mentre scrivo è venerdì 11 marzo) un mio cliente ha preso un ransomware. In 58 minuti si è trovato con oltre 60.000 file criptati e resi inutilizzabili a causa di Locky, l’ultimo gioiello in fatto di delinquenza tecnologica.

La sua peggior sfortuna è stata quella di subire una delle prime infezioni in Italia. Se avesse aperto la mail incriminata alle 12.25 invece che alle 10.45 non sarebbe successo nulla, poiché il nostro sistema antivirus a quell’ora era in grado di identificare e rendere innocua la minaccia. Continua a leggere